Oggi nel corso di una conferenza stampa presso l’Aeroporto Luigi Ridolfi di Forlì è stato firmato il Protocollo d’intesa per l’istituzione del Polo Tecnologico Aeronautico-Spaziale forlivese, sottoscritto da Gian Luca Zattini (Sindaco di Forlì), Maurizio Gardini (Presidente Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì), Giovanni Molari (Magnifico Rettore Università di Bologna) e Alberto Zambianchi, (Presidente Camera di Commercio della Romagna).
“Si tratta una operazione strategica – ha affermato l’assessore regionale allo sviluppo economico e al lavoro Vincenzo Colla, intervenuto in streaming – un’opportunità di crescita per tutta l’Emilia-Romagna che andrà a irradiarsi nelle altre esperienze del settore. La Regione è pronta a supportare questo progetto e sostenerlo, in quanto dimostra la capacità di fare sistema, integrando pubblico e privato, a fronte del cambiamento in atto. Il Polo forlivese apre scenari di largo respiro, anche grazie agli alti livelli di competenza regionali nell’ambito dell’aerospazio, per avere una valenza nazionale e potersi rapportare anche a livello internazionale”.
Il Protocollo è frutto di una sinergia fra Istituzioni (Comune di Forlì e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in primis) che si concretizza nell’area aeroportuale forlivese, probabilmente unica in Italia, che vede fianco a fianco, oltre all’Aeroporto Luigi Ridolfi (recentemente riaperto), l’Università di Bologna con i corsi di laurea in Ingegneria Spaziale e il Centro di Ricerca Ciri Aerospace, ISAERS Forlì Academy AvioLab, unità operativa di Ser.In.Ar., specializzata in alta formazione aeronautica, la sede di ENAV Academy, l’Istituto tecnico Aeronautico Francesco Baracca e la Scuola di Volo Professione Volare. Un polo che potrà essere potenziato e fungere da volano di nuovi investimenti per lo sviluppo del territorio romagnolo, grazie al nascente Polo, i cui obiettivi puntano all’identificazione di un coordinamento territoriale, quale spazio per gli investimenti infrastrutturali e per l’integrazione fra ricerca, formazione, imprese e lavoro, che, tramite la propria azione, possa promuovere azioni di sviluppo ed opportunità di crescita e di occupazione a vantaggio dell’intero territorio romagnolo e regionale.
Nel dettaglio saranno quattro le aree di azione:
- Area della conoscenza e delle risorse umane, con particolare riferimento alla formazione di profili professionali nell’ambito aerospaziale, in stretto collegamento con le attività didattiche, di ricerca e di trasferimento conoscenze dell’Università;
- Area del mercato del Lavoro, professionalità del settore aeronautico e aerospaziale, con l’obiettivo di favorire la creazione di nuove imprese e di attirarne sul territorio altre già esistenti potenziandone le attività;
- Area infrastrutturale materiale e immateriale, per coordinare investimenti per il miglioramento delle infrastrutture dell’area, in particolare nell’ambito delle reti digitali, degli interventi per gli studenti, nel potenziamento dei laboratori;
- Area delle reti europee di ricerca, sviluppo e formazione, i cui obiettivi puntano alla ricerca di nuove opportunità tramite progetti europei e internazionali negli ambiti della mobilità, della ricerca e della formazione.
Dopo la conferenza stampa si è svolto un convegno, durante il quale è stato presentato il “Piano Strategico Nazionale ENAC per lo sviluppo della Mobilità Aerea Avanzata, introdotto da Benedetto Marasà, presidente del Comitato Tecnico-Scientifico di Isaers Forli Academy AvioLab, durante il quale, in apertura, Giuseppe Silvestrini (Presidente Forlì Airport) e Dario Maio (Presidente Ser.In.Ar.) hanno espresso la propria soddisfazione per la sottoscrizione del Protocollo e assicurato la collaborazione al progetto dei propri organismi. ENAC, come è emerso dalle parole del presidente Pierluigi Di Palma, (collegato in streaming) oggi più che mai, a fianco del proprio ruolo di regolatore in ambito aeronautico, ha assunto un ruolo di riferimento sulle competenze tecnologiche e scientifiche, funzionali allo sviluppo del settore, una peculiarità da cui prende vita il Piano Strategico Nazionale della Mobilità Aerea Avanzata (2021/2030), illustrato da Carmela Tripaldi (direttore Ricerca e Sviluppo Nuove Tecnologie e Aerospazio), che contiene anche una Road Map in 59 punti e un Business Plan integrato, con l’obiettivo di realizzare un ecosistema in grado di integrare nuove tipologie di servizi per i territori e per i cittadini, con operazioni di trasporto merci e persone e servizi in ambito urbano e in ambito intra-urbano mediante l’utilizzo di sistemi aerei avanzati con e senza pilota a bordo. Fra gli obiettivi del Piano emergono l’esigenza di una regolamentazione del settore, di modelli di investimento che prevedano la collaborazione fra pubblico e privato e di una governance unica tramite ENAC, come un soggetto attuatore.
Nell’ambito della Urban Air Mobility, di particolare interesse anche gli interventi di Paolo Tortora (direttore del CIRI Aerospace – Università di Bologna) che ha evidenziato le sperimentazioni in materia già effettuate e il contributo che la ricerca può offrire al settore in termini di progettazione, di Marco Ducci (CEO EuroUSC) che ha sottolineato i fattori abilitanti per lo sviluppo, quali una legislazione chiara, gli aspetti tecnologici legati ai velivoli e le infrastrutture fisiche (veliporti di vario tipo) e digitali. Alessandro Curti (amministratore Curti SpA), oltre a ricordare il progetto di un elicottero senza pilota realizzato dalla propria azienda in collaborazione con il CIRI Aerospace, ha presentato le potenzialità del Forum Strategico per la promozione della filiera regionale dell’aerospazio, inteso come luogo di incontro di conoscenze e competenze fra imprese, associazioni imprenditoriali, università e centri di ricerca, strumento indispensabile per creare sinergie, al fine di sviluppare progetti innovativi nel settore.
Il direttore generale ENAC Alessio Quaranta, in conclusione dell’evento, ha ricordato quanto sia ben augurante un Protocollo di qualità come quello forlivese, in un periodo in cui il settore aeronautico è stato fortemente penalizzato dagli effetti della pandemia ed ha ribadito quanto sia strategico per la stessa ENAC il dialogo continuo con il mondo universitario e della ricerca, al fine di collaborare su progetti innovativi di grande respiro come quello della Mobilità Aerea Avanzata.